180316 Il Progetto al bivio

Il 16 Marzo 2018 la presidente scrive ai partner la lettera di cui si riporta l'estratto che segue:

"Quando abbiamo iniziato questo progetto nel 2014, si parlava di una public utility senza i costi di una public utility ma avevamo una grossa difficoltà a trasmetterne il valore aggiunto.

Oggi tale valore aggiunto è palese ed incontrovertibile. Il mestiere di AD è stato progettare e mettere in esercizio una serie di hub. Alcuni sono pienamente operativi, altri sono da lanciare o ripensare, altri ancora da mettere in campo.

Alla data attuale abbiamo però un enorme problema di risorse che si è progressivamente aggravato: ben nota la difficoltà di attribuire incarichi esterni, ci sono stati alcuni trasferimenti di personale interno e chi rimane è sovrassaturo. Negli anni precedenti siamo riusciti ad ovviare, anche con molto volontariato dal gruppo di staff che colgo l’occasione per ringraziare per vostro tramite, ma è impensabile continuare a procedere allo stesso modo, alla luce della mole di attività ancora da mettere in esercizio.

Sintetizzando, le opzioni che vedo sono:

- rinnovare impegni e risorse con un nuovo patto che vada oltre ad un progetto che è nato politico. Da capire in quel caso se è utile spendere energie per studiare una veste giuridica e/o individuare un nuovo ente capofila per traghettarlo sulla nuova legislatura.

- chiudere il progetto ed auspicabilmente mettere in sicurezza gli hub (o le filiere) in esercizio attraverso opportuni protocolli operativi / contratti di rete tra i partner coinvolti, in modo da non perdere le tante cose buone che si sono fatte e lasciare una eredità al territorio.

Su questi temi vi chiedo di pronunciarvi"

Essendo le risposte pervenute unanimemente orientate sulla opzione di rilancio, nel comitato di coordinamento del 20 Aprile viene dato mandato alla presidente di verificarne la fattibilità, sulla base del documento di programmazione economica finanziaria.

A seguire viene emesso il business plan 2018-2020 che è un piano integrato per il digitale nel prossimo triennio che sarà la base per un eventuale rinnovo del Patto del Battistero.

Le attività operative sono congelate fino al completamento delle verifiche ed alla chiara assunzione di impegno di tutti i partner interessati.